La venerazione per Santa Rita






Don Rodolfo dimostrava un amore intenso a Gesù e coltivava fin dalla giovane età una particolare devozione per Santa Rita da Cascia, la ‘santa degli impossibili’, che egli faceva invocare a tutti coloro che a lui si rivolgevano. Infatti da quando aveva attribuito a Santa Rita la guarigione della sua malattia, non smise di esserle riconoscente. Portava sotto la veste il cilicio, che gli permetteva di affidare in ogni momento la sua sofferenza a Cristo e alla Santa a lui così cara.

Tutte le volte che parrocchiani o forestieri si rivolgevano a lui, don Rodolfo li indirizzava alla sua intercessione; e, se anche erano convinti di aver ricevuto la grazia per mezzo di lui, rispondeva di fare un’offerta in ringraziamento a Santa Rita come sua stretta collaboratrice.

La Parrocchia di San Rocco e Sant’Eurosia diventò in breve un vero e proprio santuario soprattutto grazie alla pratica della «benedizione e distribuzione delle rose» nella festa di Santa Rita, ogni anno il 22 di maggio. I solenni festeggiamenti della ricorrenza, introdotti da don Rodolfo, con gli anni sono diventati sempre più partecipati e la venerazione locale per la Santa si è incrementata nel tempo.