La storia biografica di don Rodolfo
Rodolfo Giuseppe Luigi Ridolfi (o Redolfi, o Rodolfi) nasce alle ore 3 del pomeriggio del 4 gennaio 1899 a Castiglione delle Stiviere da Luigi Carlo Ridolfi e Teresa Filomena Castellini Fezzardi. Inizialmente lei faceva la casalinga e lui l’ortolano. Lei sapeva leggere e scrivere, lui no. Si sa che le condizioni finanziarie della famiglia Ridolfi in quegli anni erano «povere».
Il primogenito, Odoardo Paolo Orazio, era nato il 21 aprile 1897, ma era scomparso dopo solo un anno di vita. Il 22 aprile 1900 nascerà Maria Rosa Caterina, ma anche lei lascerà presto la vita terrena. Così come il 7 marzo 1902 nascerà Giovanni Pietro Antonio, ma morirà solo dieci giorni dopo.
Due giorni dopo la nascita Rodolfo viene battezzato e a sei anni, il marzo 1905, gli viene conferito il sacramento della Cresima.
Due cugine che vivono a Milano raccontano che la mamma dello ‘zio’ Rodolfo, la Gegia, aveva preso con sé i figli della sorella scomparsa in giovane età e quindi Rodolfo non era propriamente figlio unico, ma era cresciuto con a fianco questi cugini. La famiglia dei cugini accompagnerà sempre Rodolfo nella sua missione pastorale, anche dopo la morte di suo padre Luigi avvenuta a causa di un tumore allo stomaco il 4 agosto 1930 (all’età di 61 anni).
Rodolfo svolge regolarmente il percorso di studi elementari. Iniziata l’istruzione secondaria classica, nel 1911 si ammala e il periodo di convalescenza durerà ben quattro anni.
Alcune testimonianze orali raccontano che ammalatosi di tumore al polmone, aveva promesso, in caso di guarigione, di legarsi al Signore per sempre. E, in seguito, subita l’asportazione dell’organo e raggiunta la guarigione, la attribuisce fin da subito all’intercessione di Santa Rita, serbandole così da allora e per tutta la vita una fervente devozione.
Forse anche per questa ragione decide anche di entrare nell’allora Seminario bresciano di San Cristo nel settembre del 1916, all’età di 17 anni, dove viene accolto tenuto anche conto che «segno speciale di vocazione può considerarsi l’aver egli superato molte difficoltà oppostegli dalle circostanze».
Un anno più tardi viene consacrato all’ordine maggiore del Suddiaconato e quindi in seguito riceve il Diaconato, primo grado dell’Ordine Sacro. Infine il 19 dicembre 1925, per l’imposizione delle mani del vescovo di Mantova Paolo Carlo Francesco Origo, è consacrato presbitero.
Dal 1926 don Rodolfo comincia a mettere a disposizione il suo incarico pastorale anche a favore della Parrocchia di Pellaloco probabilmente come aiutante del parroco predecessore.
Al 28 ottobre 1930 risale il suo ringraziamento al vescovo di Mantova, che aveva deciso di eleggerlo parroco della stessa chiesa di Pellaloco. La nomina ufficiale è del 6 novembre 1930.
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